Ad Majorem Dei Gloriam
PREMESSA
Il presente lavoro fa seguito a quello dal titolo La Chiesa Matrice di Noja/Noicàttaro nella relazione dell'Arciprete don Giuseppe Carlo Saraceno (maggio 1730), pubblicato nel 2003 e che in origine doveva essere parte integrante dell'attuale.
Il sottotitolo chiarisce che lo scopo principale è stato quello di rileggere alcuni documenti in parte già noti e di far conoscere il contenuto di nuovi documenti inediti reperiti, come personale contributo ad una migliore conoscenza di quello che è e resta, sia sotto il profilo storico sia sotto quello architettonico, il più importante monumento della nostra comunità cittadina.
Se quanto riportato nei verbali delle visite pastorali fatte dagli Arcivescovi nella nostra Terra dal 1560 in poi, ci permette di apprendere notizie precise circa la consacrazione e dedicazione della fabbrica, altri documenti ne confermano il grande rilievo sia storico che artistico, relativo agli accattivanti apporti architettonici epocali d'ogni genere, riscontrabile negli elementi costitutivi dell'esterno ed interno del manufatto.
Per la parte più propriamente architettonica del lavoro, preziosa e in alcuni casi determinante è stata la collaborazione dell'arch. Vito Ardito, che con puntigliosa meticolosità ha eseguito i rilievi più importanti.
Infine, il tutto è stato, come sempre, corredato da foto d'epoca e no, da ricostruzioni grafiche e da vignette particolari.
Noicàttaro, 24 7mbre 2004
GIACOMO 7'ANNI
(*) Le visite pastorali annuali da compiersi dai preposti alla guida dell'Arcidiodesi o Diocesi vengono istituite con il Concilio di Trento (1545): esse hanno per scopo principale di verificare il grado di preparazione dei componenti il Clero e quello d'indottrinamentodei fedeli.
Cosa molto importante è l'istituzione dei registri di nascita, battesimo, cresima, matrimonio e morte degli abitanti, registri che durante la visita pastorale sono oggetto di riscontro della buona tenuta, oltre a quello denominato Cronicon, nel quale doveva essere annotato tutto quanto avveniva giornalmente sia nel Collegio ecclesiale locale, sia intorno alla fabbrica, sia avvenimenti particolari svoltisi nel paese.
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