Delle Iniziative benefiche della Congregazione di Carità
Tra le iniziative benefiche della Congregazione di Carità, nei tempi andati, v’è quella di sorteggiare tra le ragazze povere, che si devono sposare, le somme di £ 25 e di £. 85, come dote (dotaggio).
L’Intentenza di finanza autorizza il Sindaco al rilascio dei certificati di povertà per il sorteggio di £ 25, quale disponibilità della Congrega del Santissimo, riveniente dal Monte di Pietà Martinenghi e di £ 85 dall’eredità Susca.
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Il 30 ottobre 1895 ed il 3 maggio del 1896 la Congregazione rende noto, con manifesto, che il dotaggio di £ 25 è stato aggiudicato ma non pagato.
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L’anno 1896 si tengono numerose riunioni del Consiglio della Congregazione presso la chiesa del Soccorso, per l’assegnazione del dotaggio di £ 85, rivenienti dal Legato Baldassarre (c’è una evidente contraddizione, non ho trovato documenti che la eliminassero).
Le riunioni per assegnare il dotaggio di £ 85 si tengono anche il 4 giugno 1898 e 17 giugno 1902 senza esito positivo.
Il 15 marzo del 1903 una nojana, per partecipare al sorteggio, esibisce certificati di nullatenenza falsi.
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Il Consiglio della Congregazione si riunisce nella Cattedrale per l’assegnazione del dotaggio di £ 85 il 17 c. m.(marzo1903) con la partecipazione dell’Arciprete del tempo, mons. Vincenzo Pardo, nominato Componente del Consiglio d’amministrazione.
Da ora in poi le riunioni del Consiglio della Congregazione per l’assegnazione delle £ 85, si tengono sempre nella Cattedrale.
L’invito alle riunioni dell’8 marzo 1903, del 4 giugno, del 6 giugno e 13 giugno 1903, del 5 giugno 1904 (dal 24 dicembre 1904 al 24 dicembre 1097) sono firmati dai Presidenti Francesco Canonico Di Donna, Agostino Divella e Giuseppe Antonelli.
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Nella lettura degli atti antichi ho riscontrato come Presidente i sigg. Giuseppe Antonelli (23 agosto 1878-1893-1900-1901-1902), Nicola De Mattia, Santonetti (Sansonetti), Gerardo Regina e Francesco Santoro; come Segretari, Sante Conte e Pietro Lisco. Nello stesso arco di tempo figurano come Componenti il Consiglio della Congregazione i sigg. Giovanni Berardi, Raffaele Positano, Gerardo Decaro, Mattia Iaffaldano, Giuseppe Lioce, Giacomo Mastrogiacomo, Donato Tagarelli, Giuseppe Susca, Nicola Siciliani, Giacomo Siciliano, Raffaele Guarnieri, Giovanni Michele Guarnieri, Gianni Michele Divella, Giacomo Crapuzzi, Giovanni Bari, Notaio, Filippo Susca, Saverio Lioce, Michele Borracci, Francesco Santoro, Giuseppe Michele Pesce, Francesco Gambatesa, Notar Gioacchino Gambatesa, Saverio Positano, ecc.
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La storia della povertà continua!
A causa delle avverse condizioni atmosferiche, gli abitanti esercitanti il mal retribuito lavoro bracciantile, vivono nella miseria più nera; per la qual cosa, il cav. Giuseppe Positano invoca dagli Enti provinciali gli opportuni sussidi (Nota 20 marzo 1901).
Noicàttaro, 23 marzo 1901
Congregazione Di Carità di Noicàttaro.
Regia Prefettura di Bari Delle Puglie
«Seguito Nota del 20 marzo 1901, si fa presente alla Regia Prefettura di Bari Delle Puglie e per conoscenza, all’avv. Bianchi, che questa Congregazione, com’è ben noto alle SS. LL. non ha mezzi tali da poter sopperire ai bisogni straordinari degli ammalati poveri eppure, quantunque si è obbligati dal Regolamento a provvedere agli alimenti d’un certo numero di essi, che altrimenti sarebbero rimasti a carico di questo Municipio.
F.to Illeggibile ».
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Il Presidente della Congregazione di Carità, quindi, con Nota 24 aprile 1896, fa presente al sig. Prefetto ed all’avv. Bianchi che
«…peggiorando sempre di più le condizioni di miseria, in cui versano questi poveri contadini, a causa delle gelate e piogge, mi rivolgo a costoro, affinché la Provincia conceda un sussidio, così come praticato con i Comuni viciniori, i quali hanno una rendita di gran lungo superiore alla nostra e che perdurando lo stato di calamità naturale, con la somma prevista nello stato discusso, non può far fronte all’acquisto dell’arredo necessario agli ammalati poveri, si rivolge, pertanto, a tutti gli Enti statali e provinciali perché sia concesso un sussidio consistente per rendere il manufatto efficiente, poiché mancano le cose di prima necessità (scala, letti ecc.) per cui non è pensabile possa essere utilizzato per lo scopo, specie perché la maggior parte delle stanze, si trovano sulla volta del forno comunale di Via S. Anna».
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Il Sindaco, stante la precarietà d’utilizzo del manufatto di Largo Pilorso, da adibirsi ad Ospedale, chiede al Presidente della Società costruttrice della ferrovia Bari-Locorotondo, di offrire alla Congregazione di Carità un contributo, perché affronti le spese necessarie per completare l’Ospedale.
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La Regia Prefettura di Bari Delle Puglie, il 22 dicembre 1892 comunica al Presidente della Congregazione di Carità che l’Amministrazione Provinciale concede un sussidio di lire 50, per il costruendo Ospedale Civile in Largo Pilorso.
Puntualmente, però, arriva una comunicazione negativa, con la seguente lettera dell’avv. Bianchi.
Bari Delle Puglie, 25 marzo 1901
Al sig. Presidente della Congregazione Di Carità di Noicàttaro
«…si comunica che in merito all’istanza di sussidio per l’Ospedale dei poveri, la Provincia non ha più fondi da assegnare al Municipio di Noicàttaro e che la richiesta, è pervenuta ai competenti Uffici, fuori tempo massimo».
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Intanto, la Società ferroviaria innanzi citata offre per le spese, che la Congregazione, stante la contingenza, non può affatto sopportare, un sussidio volontario di lire 500,00, comunicando al Sindaco richiedente quanto deciso. (Nota del 19 agosto del 1901).
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L’Amministrazione della Congregazione di Carità in data 23 agosto stesso anno, adotta un atto deliberativo che è approvato dalla Provincia il 17 settembre 1901, con il quale si stabilisce che delle £ 500.00, £ 150.00, siano assegnate, per integrare il bilancio dell’Opera Pia in generale, mentre le
restanti lire 350.00, serviranno per utilizzo di sussidio ai poveri.
Finalmente, anche l’Amministrazione provinciale, per venire incontro alle necessità economiche della Congregazione di Carità nojana, prevede nel bilancio del 1901 la somma di £ 500.00 da corrispondersi dopo l’adozione da parte dell’Amministrazione della Congregazione, d’apposito atto deliberativo.
Infine, a seguito dell’offerta di altre £ 300.00 da parte del Comune, si raggiunge una somma cospicua, disponibile, perché l’Ospedale in Largo Pilorso sia efficiente e per quanto attiene i sussidi statali i Governi Nazionali, succedutisi nel tempo, emanano Leggi riguardanti l’utilizzo al meglio dei sussidi statali.