Struttura della chiesetta
Il presente tassello del mosaico storico riguarda essenzialmente sia la Legge eversiva , conosciuta col nome di Benso-Rattazzi, sia le cosidette “Leggi Alberatine” emanate da Eugenio di Savoia, Luogotenente generale di Vittorio Emanuele II, con il Decreto n. 251 del 17. 2. 1861, che assegna l'amministrazione di tutti i beni degli Ordini religiosi alla Cassa Ecclesiastica dello Stato, più tardi è sostituita dal ”Fondo per il Culto”.
La Legge eversiva Benso-Rattazzi produsse anche l'emanazione del Decreto reale n. 3035 del 7 luglio 1866, che dispone il passaggio al Demanio statale di tutti i beni immobili appartenenti agli Ordini, le Congregazioni e Corporazioni religiose, che avevano carattere ecclesiastico, già soppresse giuricamente.
Con l' Art. 18, commi 1 e 6, del richiamato decreto, si stabilisce che:
«… gli edifici ad uso del culto che si conserveranno a questa destinazione, in una coi quadri, mobili e arredi sacri che vi si trovano…i libri, i manoscritti, i documenti scientifici, gli archivi, oggetti d'arte, mobili inservienti al culto, quadri, statue, arredi sacri, che si trovassero negli edifici appartenenti alle Corporazioni religiose soppresse … rimanessero in loro possesso».
Con l'Art, 20, invece:
«… i fabbricati soppressi saranno ceduti gratuitamente ai Comuni e alle Province che entro un anno dalla pubblicazione del Decreto, ne avessero fatto richiesta per utilizzarli come scuole, ricoveri di mendicità, ospedali o altre opere di beneficenza ad pubblica utilità, nella cessione gratuita, però, non vanno compresi gli orti,i giardini e le adiacenze dei fabbricati degli ex conventi.Potranno nondimeno i comuni e le Province ottenere la concessione delle parti suddette qualora assumano l'obbligo di pagare la stessa rendita redimibile al 5%». [nota 8]
Note
8 Cfr. Raccolta ufficiale delle Leggi e dei Decreti del Regno d'Italia, vol. XV, Stamperia Reale, Torino 1866, pp. 1015 e segg.
|