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  Prospetto della fabbrica elaborato dall'arch. nojano Vito Ardito.  

   
 
L'attuale facciata della chiesa

   
 
Iscrizione sull'architrave della porta d'ingresso


 

 

CHIESA DELLA IMMACOLATA CONCEZIONE DETTA DEI FORESI

 

Erezione della cappella

Dai verbali redatti dai Cancellieri durante le visite pastorali degli arcive-scovi si apprende che nel XVII secolo sono presenti in Noja ben due chiese dedicate alla Vergine Immacolata: l' Immacolata Concezione e la Concezione Immacolata di Maria Sempre Vergine, ma la chiesa in questione è la prima [nota 1]. La seconda, infatti, si riferisce all'ex cappella, comunemente detta “di S. Nicola” , fatta erigere nel 1670 dal canonico Niccolò Sante De Finis sulla vecchia Via Le Fornaci, ora Via Oberdan, situata sul perimetro del compluvio denominato “Pozzo pubblico di S. Nicola”.

Sono piuttosto scarse le notizie inerenti il manufatto. Ho ricavato note storiche interessanti dal fascicolo Prefettura di Bari, Noja–Noicàttaro : Ammin-strazione del culto, conservato presso l'Archivio Storico Statale di Bari, dal quale ho appreso che la fabbrica, non precisando quando, era sorta a ridosso delle mura dell'abitato antico, al confine con Piazza del Mercato (l'attuale Piazza Umberto I), là dove iniziava Via Madonna della Lama.

Come data d'erezione del manufatto barocco, poiché non è stato trovato alcun documento cartaceo in merito, ritengo che si possa collegare alla istituzio-ne della Confraternita dell'Immacolata, avvenuta, quasi tutte le altre, nel 1615, mentre l'anno 1728 inciso sull'architrave della porta d'ingresso, su cui si legge anche la frase biblica: Terribilis ut castrorum acies ordinata (Potente come un esercito schierato nell'accampamento pronto alla battaglia), debba riferirsi al suo ampliamento o ristrutturazione.

Esiste, però, una tradizione popolare parallela, che vuole la chiesa frequen-tata in passato dai contadini residenti nelle vicinanze e perciò denominata “dei Foresi” [nota 2]. Negli anni 1930, proprio di fronte alla chiesa, gestiva un esercizio d'alimentari (ora occupato dal Bar Galleria) la sig.ra Fortezza Parisi, che si premurava di fornirmi, in quanto chierichetto, dei carboni accesi per l'incensiere durante la novena dell'Immacolata. Spesso la sentivo raccontare ai suoi clienti che la statua lignea della Madonna Immacolata, che ora si vede nella nicchia al centro del postregale barocco, era racchiusa in una grande teca di legno protetta da vetri e posata a terra vicino all'altare della Madonna del Rosario, nel braccio destro del transetto; che lei, in collaborazione con l'incaricato del culto, gestiva il Beneficio Laicale intitolato Immacolata dei Foresi, istituito dai suoi antenati materni, i Tribuzio, i quali avevano fatto erigere la fabbrica.

Note

1 Nel verbale della visita pastorale dell'arcivescovo mons. Michele Carlo D'Althan del maggio 1730, si legge: «Visitamus cappellam di S. Maria SS.ma Conceptionis in suburbis» . Archivio Storico Curia di Bari, busta n. 10, fasc. n. 1.

2 Foresi: dalla radice dialettale fàor , campagna, terra fuori del centro abitato.


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