Elenco e denominazione dei luoghi di culto minori
Il riferimento alle vicende di quei luoghi di culto minori che si conoscono è esplicitato, sia pure in tanta confusione di notizie, quando per ognuno di essi la soluzione dei vari dubbi stia nel contenuto dei citati documenti.
L'elencazione e le denominazioni dei piccoli manufatti che ebbero vita, splendore e morte, m'impongono di raccontarle secondo quanto rilevato dai documenti rintracciati (Verbali delle Visite Pastorali e Codice Diplomatico Barese), nonché dai racconti di anziani nojani amanti del ricordo del Passato.
Eccone l'elenco e relative denominazioni: S. Andrea, Sant' Angelo, Santa Chiara entro le mura, Santa Caterina entro le mura, Santa Caterina fuori le mura, S. Giovanni Battista entro le mura, S. Giacomo o grotte di S. Giacomo fuori le mura, San Gilius de Mare fuori le mura, Santa Lucia fuori le mura, Santa Maria degli Angeli fuori le mura, Santa Maria delle Grazie entro le mura, S. Antonio fuori le mura, Madonna del Buon Consiglio fuori le mura, Monastero di S. Michele Arcangelo fuori le mura, San Nicandro fuori le mura, S. Nicola Vetere fuori le mura, S. Pietro entro le mura, San Pietro in Fogliano fuori le mura, Santo Stefano fuori le mura, Cappelle dello Spirito Santo, S. Vincenzo fuori le mura. Passa il tempo e con esso anche le disposizioni circa gli arredi delle chiese emesse dalle Sovrintendenze ai Monumenti e Opere d'Arte del Regno di Napoli e dello Stato italiano nell'arco di tempo dal 1811 al 1863. A seguito delle richieste dei sopraddetti Enti, sono redatti dall'apposito Comitato comunale prospetti e inventari circa i monumenti e opere d'arte esistenti nelle chiese nell'arco di tempo sopra indicato. La cappella (chiesetta) in questione rientra in quell'arco di tempo. Per ragioni organizzative è bene conoscere prima le annotate notizie generali sul manufatto e poi quanto in esso si contiene.
Le sorprese sono molte, quindi si riportano così come sono scritte nel modello compilato dal Comitato.
«La Chiesa è titolata "Madonna del Purgatorio nel Soccorso" (nuova intitolazione). È pubblica, è sita al principio della Strada Madre Chiesa, distante circa 300 metri da quella più vicina - Dipende interamente dal Parroco della chiesa Madre. Gli addetti al servizio del culto e cura del manufatto sono gli stessi Confrati della Congrega eretta in detta Chiesa, il cui Prefetto è don Giuseppe Contessa. È tenuta in mediocre stato tanto a fabbriche che quanto a suppellettili sacre. È molto piccola. V'è in media un concorso di forse 200 fedeli».
Il "notamento e l'inventario" che seguono non sono una ripetizione di quanto già descritto, ma essendo più descrittivi sono più importanti.
La fabbrica appartiene alla Curia arcivescovile di Bari. La Curia l'ha data al Capitolo della Collegiata Insigne della Parrocchia di Santa Maria della Pace, non ha alcuna entrata, ha il peso di 20 messe l'anno per Legato di Giovanni Paolo Colucci, altre messe vengono celebrate a richiesta di benefattori, la partecipazione popolare è buona, per la celebrazione del culto è tutto in ordine, nel giorno della festa s'intensificano le funzioni religiose.
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