Cappella di
S. NICANDRO FUORI LE MURA
Come tutte le altre cappelle rurali e no, questa era lontana dall'abitato un miglio e mezzo sulla via per Mola di Bari.
Fu visitata da mons. Antonio Pùteo nel 1570, il quale "ordinò" al rettore, il suddiacono Domenico Carroccio, che:
«la debia coprir, farci lo altare, le porte, farci depenger l'imagine del detto santo, et redurla atta a celebrar, fra spatio de sei mesi sotto, pena di onze quattri di oro». Mons. Giulio Cesare Riccardi, ben 23 anni dopo averla visitata oltre a farci sapere le notizie generali sul manufatto, ci aggiorna circa l'officiante, la rendita e lo stato materiale della cappella:
«Il Rettore è il chierico Cristofalo Marcio di Gubbio ("d'agubia"), comorante in Bari; rende, annui ducati dudeci in circa, senza peso; si trova aperta, scoverta, et disolata. Negli ordini ordinamo che fra sei mesi si facciano le muraglie, e copra, et orni l'altare delle cose convenienti, sotto la pena di duecento libre di cera».
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