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Cappella di
S. GILIUS DE MARE

Di questa cappella, che si vuole un tempo imprecisato fosse stata eretta sul lido di Torrepelosa o nelle ex omonime zone territoriali, non è stata scoperta alcuna traccia probatoria scritta.

Il Codice Diplomatico Barese la menziona, ma non evidenzia dove era sita.

Nel Decimarum del Vidale (1310) si sono riscontrate, invece, le dizioni: Sant' Andrea de Barulo e San Gilius de Barulo, che non hanno niente a che fare con il territorio nojano, ma con quello di Mola di Bari.

Infatti, nel catasto terreni borbonico del 1754 è precisato che dette denominazioni sono contrade terriere del Comune di Mola di Bari. La contrada Paduano, al tempo nel quale l'Adriatico era considerato mare veneto, sarebbe stata usata come approdo, forse leggendario, denominata tale dai Veneziani in omaggio alla Città di Padova, che faceva parte della Repubblica di Venezia.

 

 

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