indietroavanti

 

5. Accuse ( infondate ) contro la disfunzione dei servizi comunali

 
Nel mese di luglio del 1916, in pieno conflitto mondiale, la Prefettura di Bari (Nota n. 2384 del 26 luglio 1916) richiama l'Amministrazione Comunale di Noicàttaro su "taluni inconvenienti" che si verificano nella borgata di Torre Pelosa per la deficienza di alcuni servizi pubblici, tra cui in modo particolare la Pubblica Sicurezza e la Nettezza Urbana.
Ritenendo naturalmente ingiustificate tali accuse, il Comune si difende prontamente potenziando proprio i due servizi più incriminati e di maggiore necessità per l'estate in corso, deliberando ad una sola settimana di distanza dalla "Nota" della Prefettura, quanto segue:

«1° - Destinare una Gurdia municipale specie per la vigilanza dei servizi d'annona e di nettezza urbana, con l'assegno di Lire 30 mensili per indennità di residenza.
2° - Incaricare lo spazzino Dell'erba Fortunato fu Domenico per i servizi di nettezza urbana in aggiunta all'altro spazzino Decaro Natale, con la paga mensile di £.33.
3° - Prelevare dai fondi di cui agli Artt. 25 e 26 del corrente bilancio per i mesi di agosto e settembre.
4° - Incaricare l'assessore Lioce, che avrà residenza nella borgata della rappresentanza del Sindaco..
5° - Demandare al Sindaco l'emissione di ogni altro provvedimento di sua competenza.
6° - Dichiarare d'immediate esecuzione il presente deliberato stante l'urgenza (Del.ra Giunta n. 178 del 2 agosto 1916).

Qualche anno dopo la segnalazione negativa della Prefettura, il Comune, in data 12 giugno 1919 (prot llo n. 1579), riceve da parte di uno sparuto gruppo di elettori di Torre Pelosa, che all'epoca contava circa 900 abitanti, la seguente esplicita richiesta di elevazione a frazione della borgata, invocando la sua autonomia amministrativa ormai legittima e improrogabile, adducendo a ciò varie motivazioni di inefficienza comunale di ordine pubblico e amministrativo:


«On. CONSIGLIO COMUNALE
NOICÀTTARO

I sottoscritti costituenti la maggioranza degli elettori di questa borgata, ai sensi dell'Art.57 T.U. della Legge Comunale e Provinciale 21 maggio 1908 n. 269, chieggono che codesto on. Consiglio voglia deliberare la costituzione in frazione della borgata medesima, procedendo al conseguente riparto dei Consiglieri in osservanza delle vigenti disposizioni.
L'invocato provvedimento rendesi ormai imprescindibile per molteplici ed evidenti ragioni, che non ne consentono la ulteriore procrastinazione. La distanza dal Comune capoluogo, l'accresciuta popolazione, le incalzanti esigenze della vita nelle svariate e complesse forme dell'attività sociale impongono senz'altro indugio l'organizzazione di tutti i servizi pubblici in questa borgata, il cui ulteriore abbandono costituirebbe una colpevole ed ingiustificata oscitanza[=sconoscenza] da parte degli Organi Amministrativi locali, non conciliabili con i nuovi tempi.
Non mai come al presente questi Amministrati avvertono vivissimo il bisogno di essere avvicinati ai loro civici Amministratori e ciò perché come affermano eminenti giuristi, si governa meglio da lontano, ma si amministra meglio da vicino, perché si è meglio informati degli affari che possono sbrigarsi con maggiore sollecitudine e prontezza.
Convengono periodicamente, se non anche quotidianamente, in questa spiaggia cittadini di paesi limitrofi, onde il funzionamento dei pubblici servizi si impone forse più che nel Comune stesso, e senza un Amministratore che risieda sul luogo è impossibile il disciplinamento delle funzioni amministrative in questa borgata.
La Pubblica Sicurezza e l'Igiene Pubblica sono servizi cui devesi provvedere immediatamente da vicino. I furti, che si ripetono con frequenza, vengono consumati con inconcepibile tranquillità ed impunità; e casi di malattie epidemiche, come quelle del vaiolo arabo verificatosi ultimamente, costituiscono fatti da tenersi nella maggiore considerazione dalle competenti Autorità come sia più che legittima la richiesta dei sottoscritti.
Così ancora, per informare l'Autorità politica dei bisogni della popolazione e dei movimenti dello spirito pubblico, bisogna vivere tra le popolazioni.
Non può inoltre disconoscersi quanto sia gravoso che per denunciare una nascita od un decesso, per ottenere un estratto di stato civile, per contrarre matrimonio questi cittadini si devono recare fino al Capoluogo del Comune, quando si aggiunga che non funziona più nemmeno il modestissimo servizio di comunicazione tra questa borgata ed il Comune, onde è rimasto da tempo intercettato ogni rapporto fra le due località; con quanto pregiudizio agli interessi di questa popolazione è ozioso dimostrarlo.
Infatti, abbandonato nel senso letterale della parola l'importante servizio sanitario, farmaceutico ed ostetrico, come risolversi in casi urgenti ed inderogabili per ottenere un medico, una levatrice od un farmaco, data l'assenza assoluta di un veicolo, se pure se ne ottenga la grazia?
Infine il servizio annonario, nel difficile momento che si attraversa, vien fatto con notoria irregolarità, verificandosi spesso il caso del quantitativo dei gneri alimentari che non corrisponde alla tesserazione stabilita per le mancate variazioni nella composizione delle famiglie, dipendenti da matrimoni, da decessi e da congedamenti.
Che dire poi della illuminazione pubblica e privata? Qualsiasi rilievo menomerebbe la serietà dell'argomento.
Per tutte queste ragioni su esposte, non potendosi lamentare l'ulteriore assenza dalla borgata del competente organismo amministrativo, in pieno contrasto con le vigenti e tassative disposizioni di Legge, i sottoscritti attendono l'invocato provvedimento da codesto on. Consiglio nel più breve tempo, di che anticipano vive azioni di grazie.
Torre Pelosa, 10 maggio 1919.
Firmatari: 1. Nitti Michele (Triggiano); 2. Fortunato Ciavarella; 3. Colonna Domenico; 4. Cinquepalmi Giovanni; 5. Cinquepalmi Nicola: 6. Cinquepalmi Michele; 7. Jacovelli Mauro; 8. Vito Vegliante; 9. Nicola Daugenti; 10. Cinquepalmi Vito; 11. Giuseppe dott. Laterza (Putignano); 12. Domenico Cinquepalmi;13. Montedoro Francesco; 14.Cav. Antonio Gatti; 15.avv. cav. Domenico Gatti; 16. Ugo Positano; 17. Francesco Manzari; 18. Pietr Positano De Rossi; 19. Vincenzo Didonna; 20. Vitantonio Laudadio; 21. Gallo Pasquale; 22. Michele Gallo; 23. DamatoOreste; 24. Deflorio Giovanni; 25. Logroscino Nicola; 26 Giuseppe Spagnuolo; 27. Gallo Michele fu Pasquale; 28. D'Augenti Nicola; 29. Grandolfo Michele; 30. Antonio Santamaria;; 31. Biancofiore Aniello fu Domenico; 32. Biancofiore Pietro fu Leonardo; 33 . Lamanna Angelo; 34. Deflorio Pietro: 35. Deflorio Giovanni; 36. Lamanna Giuseppe; 37. Daugenti Domenico; 38. Cinquepalmi Vitonicola; 39 Domenico Manzari; 40. Nicola dott. Positano- Miacola; 41. Lucafò Francesco; 42. Giovanni De Grassi; 43 Degrassi Lorenzo; 44. Federico D'Alessandro; 45. Ardito Vito di Giuseppe; 48 Difino Vito Sante; 49 Vito Positano; 50. Anelli Domenico; 51. Bellarosa Giuseppe; 52. Ottolino Vito; 53. Arturo Michele: 54. Daugenti Pirto fu Domenico; 55. Vito Cinquepalmi; 56. Demattia Nicola;57. Pasquqle Ciavarella; 58. Vegliante Domenico; 59. Demattia Giovanni; 60, Bricido Pietro; 61. Montedoro Giovanni; 62. Daugenti Vito Nicola; 63. Nicola De Caro; 64. Biancofiore Michele Vito; 65. Logroscino prof. Alessandro; 66. Logroscino Domenico; 67. Logroscino Giovanni; 68. Positano rag. Francesco; 69. Lzuppone Leonardo; 70 Cinquepalmi Michele; 71. Domenico Vegiante.

Richiedenti n. 71. Non Elettori n. 18. Residenti altrove n. 6. Differenza n. 24. Elettori residenti n. 47.

A parte il fatto che non vi erano le condizioni giuridiche per elevare la borgata a frazione, l'istanza dei Pelosini, proprio perché maturata all'indomani del disatroso conflitto mondiale, cioè in un momento di grosse difficoltà economiche e sociali dell'intera Nazione, è quanto mai ingiusta e inopportuna nei confronti del Comune di Noicàttaro alle prese con i problemi interni di occupazione, di reinserimento dei reduci dal fronte, dei mutilati di guerra, delle vedove e degli orfani.
A distanza di ben oltre sessat'anni dalla aggregazione al Comune di Bari del territorio costiero di Noicàttaro, comprensivo della borgata di Torre Pelosa, la situazione, dopo una brevissima fase di miglioramento, i problemi denunciati con tanta enfasi si sono aggravati in maniera spaventosa. È cronaca di tutti i giorni!