3. Il tratturo detto di Sant'Andrea in contrada
Scamuso o Schiamante
Al principio degli anni '50 succede un fatto singolare. Diversi proprietari
nojani che posseggono dei terreni al confine con l'agro di Mola di
Bari, lungo la fascia costiera, intervengono presso il Comune di Noja
perché provveda subito a rendere agibile il tratturo di Sant'Andrea
di cui sono comproprietari i fratelli Noya e il sacerdote molese Nicola
Pesce, sbarrato con grossi blocchi di pietra ad opera - si dice -
dal prete Pesce, impedendo così il normale svolgimento delle loro
attività agricole.
Per la risoluzione del caso, il Decurionato incarica un suo membro,
il sig. Alessandro Bari (Del.ra Dec.le 24 luglio 1857), il quale riesce
con pazienti trattative ad ottenere dai Noya la rinunzia al diritto
di proprietà sul tratturo, che diventa, quindi, comunale, con l'impegno,
però, da parte del Comune, così come richiesto da quelli, di rendere
più agibile la strada del Gallinaro in agro nojano.
Ciò non solo nell'interesse dei richiedenti, che si impegnano a venire
incontro alla spesa per la sistemazione della strada del Gallinaro
con la somma di 425,00 ducati, ma anche dei numerosi agricoltori nojani
che si servono di essa (Del.ra Cons.re n.25 del 1° maggio 1865).