indietroavanti

 

CICCIO IL SAGRESTANO

Che io sappia, il sagrestano laico nella nostra parrocchia č sempre stato un brav'uomo semplice, quasi sempre pensionato. "Ciccio il sagrestano era il nome con cui era famigliarmente conosciuto in paese Francesco Didonna fu Gaetano (1868 - 1951), un personaggio di stampo antico, di media statura. Con due vistosi orecchini d'oro (cerchietti) portati vezzosamente ai lobi delle orecchie[3].
D'inverno portava sempre in testa uno zuccone di lana a causa della sua non giovane etŕ, il gilč e l'inseparabile orologio Roskof nel taschino, cui era collegata la immancabile catenina di argento, vanto dell'abbigliamento maschile dei tempi andati.
D'estate se ne stava seduto fuori su una vecchia sedia col fondo di paglia al lato dell'ingresso della Chiesa, in attesa di tirar fuori dal taschino del gilč il suo perfetto Roskof per controllare l'ora del suono delle campane suonate dal piccolo vano di accesso al campanile, dove pendeva la base di tutte le corde. Io e altri ragazzi, tra cui Achille Nardelli, ci sedevamo spesso sul marciapiede intorno a Ciccio per ascoltare i suoi racconti di vita da sagrestano e ricordo che facevamo a gara per andare a suonare le campane all'ora stabilita.

[3] Gli orecchini d'oro, all'epoca giovanile di Ciccio, erano un vanitoso vezzo maschile, appreso quando fu emigrato in America. Attualmente molto di moda tra i giovani.