I LUIGINI
Sotto l'arcipretura Lioce venne istituito il gruppo dei "Luigini",
che provvedeva essenzialmente ad assistere l'Arciprete durante le
varie celebrazioni liturgiche[5].
Anch'io entrai a far parte di questo gruppo. In modo particolare,
i Luigini celebravano la festa esterna del loro protettore, S. Luigi
Gonzaga.
La statua di S. Luigi era situata in nicchia ricavata nella concavità
della parete del cappellone del SS. Sacramento, ove ora è sistemato
l'antico ciborio in pietra leccese del '500.
I Luigini, spronati da don Lioce, organizzavano col suo aiuto e quello
dei fedeli della zona una festicciola la sera del giorno della ricorrenza
liturgica del Santo (21 giugno). Per qualche anno i ragazzi, con la
partecipazione dei fedeli del vicinato e del "factotum" Giuseppe Colonna
(peppino il fornaio capobanda della locale bassa musica) organizzarono
la festicciola con l'accensione sul sagrato di modestissimi fuochi
d'artificio per la gioia di grandi e piccini.
[5] Gli
attuali "chierichetti" si chiamavano "Luigini" in ossequio ad una
decisione diocesana intesa a proporre ai giovanissimi collaboratori
del parroco l'osservanza delle virtù del Santo di Castiglione delle
Stiviere (1568 - 1591), dichiarato da Pio IX patrono della gioventù
cattolica.