Del Custode - Portinaio

Il sig. Vito Porcelli, invalido di guerra, incaricato della mansione di custode e portinaio presso il Nosocomio, chiede l’aggiornamento dello stipendio mensile dovendo far fronte al nuovo costo della vita. La Dirigenza lo accontenta.

Dei Chirurghi, Medici Specialisti e Infermieri

Sparsasi la notizia che a Noicàttaro s’è realizzato un Ospedale Civile (1878), quasi tutti i Medici nojani, delle varie branche specialistiche, chiedono di convenzionarsi, secondo quanto disposto dal Comune (E. C. A.).
Per i ricoverati poveri, tutto deve essere gratuito. Per il cittadino che si serviva del personale medico convenzionato, questi doveva percepire il 50% del costo della prestazione. Non passa molto tempo che i vari specialisti si ritirano, per mancanza di richieste private, rimane solo lo specialista in chirurgia generale, il compaesano prof. Domenico Divella, che ne fa, dell’adattato manufatto, una specie di clinica privata, sino a quando, sposatosi, se ne costruisce una a Bari in Via Amendola.

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Il Comune (E. C. A.) alla richiesta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità circa l’organico dell’Ospedale, dà solo notizie contraddittorie, tanto da essere radiato come Ospedale Civile; la qual cosa porta, quindi, alla chiusura di detto Ente (anno 1969), con la chiusura, anche, del reparto di chirurgia generale curata dal prof. Domenico Divella.

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Non sono mancati i favoritismi del Potere, riscontrati in numerossimi documenti reperiti.

Dell’impianto del Mendicicomio “Vittorio Emanuele II” (1893)

Purtroppo non è facile raccontare come si arriva alla realizzazione dell’Opera Pia “Ricovero di Mendicità Vittorio Emanuele II”, perché gli atti sono così ben inseriti nel racconto dell’adattamento dell’ex Convento dei Cappuccini ad Ospedale, che estrapolarli è difficile.
Tento di far conoscere, almeno, le notizie più utili all’informazione.
Il 4 luglio del 1893 il Presidente della Congregazione di Carità, Saverio Positano, spiega ai membri del Consiglio d’Amministrazione, perché manifesta l’interesse per la sistemazione della sezione del Ricovero dei poveri inabili nell’ambito del manufatto dell’ex Convento dei Cappuccini.
«…È il segno tangibile dell’odierna civiltà e di quanto rispetto si porta verso i poveri del nostro paese», sostiene il Sindaco nel suo intervento.
Spiega, anche, come finanziare i lavori (con i sussidi promessi e non versati?) e «che la sezione Ricovero di Mendicità è allestita nei locali dell’ ex Convento dei Cappuccini ed in omaggio a S. M. titolata, “Vittorio Emanuele II ”, che il 22 aprile del corrente anno celebra le nozze d’argento».

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Incaricata del servizio d’assistenza è Suor Cecilia Denasa, (“la piccoletta” perché bassa di statura, proveniente dal nord Italia) che svolge la sua missione con tanto amore verso i suoi vecchi inabili, dimenticati dai propri familiari. L’ultimo ricoverato, è l’amico, Pietro De Toma gobbo, abitante in Via Minischetti, pescatore in Torrepelosa, all’epoca territorio nojano, il quale al tramonto, a piedi, si reca nella citata località per esercitare detta attività [7].

Proposta d’unificazione degli Ospedali di Noicàttaro e di Rutigliano. (1973) - Copia della Documentazione reperita

Il Presidente dell’Ospedale Civile di Noicàttaro (Dott. Francesco Giuseppe Sforza) e quello di Rutigliano (Avv. Sebastiano Pesce), ritengono più che opportuno unificare i due Nosocomi, che assicureranno più servizi agli abitanti dei due paesi per essere così vicini, meno di 1 km.
Fattori politici regionali e paesani fanno cadere nel nulla la proposta.

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La storia continua con l’esclusione dell’Ospedale di Noicàttaro dal piano regionale ospedaliero perché esso non è una struttura ospedaliera ma un’infermeria.
Allora mi si consenta di fare una considerazione: la Legge 388 del 1988 che ha permesso di passare, ope legis, anche se è previsto il rogito notarile (ultima disposizione), alla USL BA 4 tutto il patrimonio dell’ex E. C. A., ritenuto non struttura ospedaliera, che fine ha fatto? Si sono spesi solo soldi pubblici, “sangue dei poveri” solo per realizzare manufatti mai completati, in corso di distruzione da parte di vandali?

 

Note

7 Durante l’estate (giugno – settembre) alle quattro di mattina, mi accompagno per la battuta mattutina di pesca in zone di mare a lui notissime seguendo i canoni della corrente marina, che non dimentico mai come individuare. Persona dall’amicizia più sincera.
Nel paese Capoluogo, Noicàttaro, lo aspettano per le 11 del mattino, perché il suo “ciambotto” è molto richiesto, ed io per farlo trovare per l’ora prevista, lo sistemo sul telaio della bicicletta, avuta in prestito da mio fratello e lo porto in piazza a Noicàttaro sul marciapiede di fronte al bar d-keludd (Bar Centrale).
Siamo entrambi gioiosi per esserci aiutati.
Qualche anno dopo Iddio mi permette di veder passare la sua salma davanti casa.
È spontanea la recita d’ una semplice requiem, per la sua anima di bestemmiatore nelle battute di pesca andate a vuoto.