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APPENDICE
Nascita di un asilo anonimo e anomalo

Finita nel nulla anche la decisione di costruire un manufatto da adibire ad Asilo, tocca al nuovo podestà Lorenzo Saponaro attivarsi perché il tanto sospirato Asilo diventi una realtà per il bene della popolazione, soprattutto per le classi più povere, cosa particolarmente prioritaria della ideologia fascista, anche se poi, in realtà, tutto dipende da come i responsabili locali la mettono in pratica.
Infatti, quello che avviene negli anni ‘36/’38 è così complesso ed intricato che non si riesce a comprendere se l’Asilo (fondato nell’ottobre del ’36, come afferma la sig.na Adele Violante di Rutigliano) sia comunale o privato, per l’inesistenza di qualsiasi apposita convenzione fra il Comune e la Violante.
Nell’ottobre del ’36 l’Ufficiale Sanitario comunale rilascia il nulla osta perché il locale sito nella palestra scolastica sia adibito ad “Asilo Infantile” [11].
Non è ancora passato un mese e la sig.na Adele Violante di Rutigliano, quale gestrice dell’asilo, chiede al Comune un sussidio perché questo possa continuare ad aver vita [12].
La nascita ufficiale dell’Asilo si apprende dalla Delibera Podestarile n. 11 del 30 gennaio ’37. Infatti, il dispositivo di detto provvedimento stabilisce che alla sig.na Ida (o Adele) Violante venga data « la concessione d’uso d’un locale a piano terra del palazzo Municipale, con retrostante giardino murato, per allogarvi ed istruire almeno venti bambini….e che le verrà corrisposto, per i mesi dell’anno scolastico in corso, il sussidio di Lire 150,00» [13].


L’Amministrazione, inoltre, comunica alla Violante che: «… in mattinata sgombrerà il locale per consentire le riparazioni necessarie a renderlo idoneo allo scopo» [14].
Le richieste formulate dalla Violante, come si evince dalla scheda che segue, confermano quanto sia anomala la concessione in uso del locale del Comune per adibirlo ad Asilo paracomunale.

Note

11 Cfr. certificato rilasciato il 1° ottobre ’36.
12 Cfr. Nota della violante del 5 novembre ’36.
13 Cfr. Del.ra Pod.le n. 11 del 30 gennaio 1937.
14 Cfr. Nota municipale del 29 maggio ’39.

 

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