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Capitolo quarto

GUARDIE DOGANIERI E DAZIERI DI STANZA A TORRE PELOSA

 1. Documento storico del Tanzi

 

Sotto il Governo borbonico, nel Regno di Napoli, mentre la sicurezza cittadina, a carico del singolo Comune, è affidata alla Guardia Nazionale [1], quella della costa, a totale carico dello Stato, è affidata alla guardia costiera che, nel caso di Torre Pelosa, è in gran parte costituita di personale di origine nojana.
Abbiamo notizia della presenza in
Torre Pelosa di un servizio militare di Guardia costiera sin dalla seconda metà del 1700.
Lo storico barese Carlo Tanzi ci ha tramandato un prezioso documento, da cui si rilevano i vari posti di guardia dislocati lungo la costa torrepelosina ed il personale addetto:

« Rollo (= elenco) de' Cavallari (= guardie a cavallo) e sentinelle fisse e aggiunte che trovansi dalla Città di Bari sino a quella di Mola, riviste (= controllate) e sistemate oggi 21 giugno 1784, dal sig. colonnello D. Dionisio O Dea Comandante Generale del Cordone dell'Adriatico, che dà facoltà di sopraintendete invigilatore (= controllore), di organizzare e comandare le guardie disposte lungo detto, litorale aisigg. Tenete colonnello don Teodoro De Marteau, comandante don Giuseppe Roxas, e alfirùere don Carlo Tanzi, i quali dovranno eseguire quanto vien disposto nelle istruzioni ai medesimi consegnate.

Baracca di Sciz di Noja

Sentinelle: Nicola Cinquepalmi - Caporale Vito Nicola Bellacosa
Stefano Anelli - caporale Gaetano Ciarello (=Ciarallo).
Nota:L'università deve aggiungere un'altra sentinella.

Posto della Penna di Noja

Sentinelle: Michele Bellacosa - Felice Ungaro - Filippo Anelli - Giuseppe Felice Contessa.


Baracca di Calafetta di Noja

Sentinelle: Cinquiepalmi Francesco di Giuseppe - Nicola Cinquepalmi - Pasquale Cinquepalmi - Giov. Battista Mastrogiacomo - Giuseppe Di Fino-.
Nota: L'Università deve far costruire alle porte della Pelosa la baracca ed ivi passarvi le sentinelle ch'esistono nella Torre della Pelosa.


Torre della Pelosa di Noja

Sostituto furiere: Don Rocco Contacessa.

Cavallari: Giovanni Angelo Anelli - Giambattista D'Augenti - Pietro Grazioso - Giuseppe Anelli - Filippo Anelli.
Nota: Tutte le sentinelle di questa Torre passano nella barcca di Calafetta. L'Università di Noja deve rimpiazzare due sentinelle in luogo di Francesco Sardella e Andrea Graziosi, scartati perché inservibili per lo scopo nell'intesa che Mauro Domenico Russo sostituisca Giuseppe Di Fino, infermo.


Baracca di Fontana Nuova
Si è situato un Furiere con otto soldati

Baracca La Grotticella di Noja

Sentinelle: Giuseppe Santo Di Fino - Mattia Laudadio - Vito Michele La Sorella - Pietro Masciopinto - Pietro D'Augenti.

Baracca dello Scamuso di Noja

Sentinelle: Giuseppe Cinquepalmi - Saverio Cinquepalmi - Francesco Ciarallo. Nota: L'Università di Noja deve aggiungere in questa baracca un'altra sentinella.

Baracca di Noja
Nota: Si devono situare un Caporale e quattro soldati delle Milizie Provinciali

Posto di S. Andrea di Noja e Mola

Sentinelle: Pietro Logroscino - Lonardo Bellizzi: Noja; Natale Spagnuolo : Mola*.


A proposito del posto di guardi di S. Andrea, il Prodirettore di Marina di Bari, Luigi Casamassimi, così scrive al Sindaco di Noja:

«Bari, 23 luglio 1814

Di riscontro al vostro foglio del 22 andante col quale chiedete sapere se il posto denominato S. Andrea sito in questo litorale già di spettanza di codesto Comune, passo a dirVi, l'anno scorso allorché si pose il cordone per garantire la salute pubblica da mal contagioso, S.E. il sig. Intendente della Provincia mi rimise uno stato (=elenco) dei posti, che affidò alla mia viglanza, fra i quali non ritrovai situato il posto in questione, ritrovo bensì tra le carte antiche, che si conservano in questa Prodirezione, che il cennato posto appartiene al vostro Comune ed a quello di Mola e che oggiè posto sotto la sorveglianza di quel Prodirettore.
Gradite la mia costante stima».
Con l'evolversi dell'organizzazione nazionale dei servizi doganali e daziari, intorno al 1815 vengono chiusi tutti i posti di guardia attivati dai borboni in Torre Pelosa.
In conseguenza di ciò , il Comune provvede all'immediato ritiro di tutta la suppellettile ivi rimasta, di sua proprietà, ed in modo particolare quella della Torre, per desinarla agli usi più opportuni, d'intesa con l'Intendenza di Bari:


«Minuta - n. 520 Noja, lì 3 marzo 1815

DAL SIG. SINDACO AL SIG. INTENDENTE - BARI
ECCELLENZA,


Poiché è cessato il distaccamento dei scelti (=guardie) che custodiva la "Torre Pelosa" in questa Marina per l'irruzione dei Barbareschi, perciò questa Comune è venuta a ripigliarsi le forniture a quel posto di 5 mante (=coperte) di lana e di 5 paglioni (= materassi) . Ogni cosa è presso di me.
Per la stagione Calda, che si approssima, le mante vengono a patire (=guastarsi) senza usarsi; prego perciò V. E. di compiacersi dirmi come debbo regolarmi se esporre le forniture alla vendita, oppure passarle a questa Beneficenza per farne dei letti, che debbonsi costruire in questo Ospedale.

Il Sindaco

 

[1] La Guardia Nazionale di Noja costituiva la 17° compagnia del primo Battaglione della Legione Provinciale di Terra di Bari, paragonabile all'attuale Polizia Municipale.