3. Noicąttaro e Noepoli
di Basilicata: un caso di affinitą storiche e territoriali
Non č affatto fuori luogo, mentre discutiamo delle origini storiche
di Noicąttaro, considerare brevemente la storia di un altro Comune
italiano, nel nostro caso Noepoli. Esistono, infatti, delle buone
ragioni per farlo, dopo aver riscontrato evidenti analogie storiche
e ambientali tra le due graziose cittadine. Noepoli č una deliziosa
cittadina di quasi 10.000 abitanti in provincia di Potenza, la quale,
oltre ad essere geograficamente vicina a Noicąttaro, ha in comune
la vecchia denominazione Noja, conservata fino al 1861 e poi cambiata
in base alla stessa decisione ministeriale di riordino amministrativo
dell'Italia unificata, nonché un glorioso passato in seno al Regno
di Napoli. Purtroppo, in comune c'č anche la loro attuale denominazione,
che rende quasi irriconoscibile quella piś antica. Si dice che Noepoli,
dopo i recenti riscontri archeologici, potrebbe essere stata una delle
tante ville romane sorte sul fondovalle del fiume Sarmento come ricovero
degli addetti al latifondo e che avrebbe subito le stesse vicende
di molte altre ville e cittą greche e romane. Sotto i Normanni (XI'
sec. d.C.) nasce come "Feudo di Noja". Il toponimo č successivamente
alterato in Noha, Nohae e Noba, che in lingua albanese significa "Vecchia
matrona". Nel 1133 si afferma come capoluogo di un vasto territorio
amministrativo denominato Stato di Noja, di cui fanno parte i casali,
ora tutti Comuni autonomi, di Terranovella di Noja (oggi Terranovella
di Pollino) [13] S. Costantino
(oggi S. Costantino Albanese), Cersosimo (toponimo invariato), Casalnuovo
(oggi S. Paolo Albanese, gią Casalnuovo Lucano) e S. Giorgio (oggi
S. Giorgio Lucano). Nello Stato di Noja la pastorizia prevale sull'agricoltura,
data la presenza massiccia sul territorio di greggi e armenti provenienti
da altri feudi. Vi č una discreta produzione di cereali e legumi e
la presenza di vigneti e campi di lino. Ad uso famigliare, esiste
una piccola attivita' domestica per la filatura e tessitura della
lana e del lino [14]
Dopo queste brevi ma emblematiche considerazioni ambientali ed economiche
sull'ex Stato di Noia, facilmente riscontrabili con quelle di Noja-Noicąttaro,
diventa sempre pił probabile che il vecchio toponimo Noja, nel basso
Medioevo, come gią ribadito dal filologo francese Du CANGE, deve aver
avuto in qualche modo una certa attinenza con le caratteristiche morfologiche
del territorio agricolo occupato.
Note
[13]
Da notare il significato semantico del toponimo Terranovella,
che vuol dire proprio "terra o localitą di recente fondazione".
[14]
Per una conoscenza pił approfondita dell'argomento, si consultino
i saggi monografici di G. SANTULLI (Noepoli, Matera, B.M.G. 1985)
e di M.S. SCHILLIZZI - G. VIOLA (Terranovella di Pollino. Storia e
volto di una terra, Galatina, Torgraf 1981).